Cosa vedere a Buenos Aires? Le principali attrazioni quartiere per quartiere

Una guida completa per trascorrere una splendida vacanza a Buenos Aires. Un viaggio alla scoperta delle principali attrazioni e i luoghi di interesse più affascinanti di questa splendida città del'Argentina.
Indice

Buenos Aires è universalmente considerata una delle principali (se non la più importante) capitali culturali dell’intera America Latina. Se ti stai chiedendo che cosa fare e vedere a Buenos Aires, la risposta è: davvero tante, tantissime cose! 

La capitale dell’Argentina e dell’omonima provincia di Buenos Aires sorge a est del Paese, lungo il Río de la Plata, estuario dei fiumi Uruguay e Paraná che alcuni considerano una sorta di golfo nell’Oceano Atlantico, con i quali è comunicante. 

Si tratta di una metropoli magnifica, ricca di ampi viali in stile europeo, palazzi liberty, decine di teatri, monumenti importanti, parchi e polmoni verdi che non hanno niente da invidiare a quelli di New York e, soprattutto, tanta vitalità. 

La bellezza di Buenos Aires, città che non dorme né di giorno né di notte, la sua cultura e la galante simpatia degli abitanti (che si definiscono porteños per distinguersi dagli argentini di altre località) renderanno indimenticabile la tua permanenza in questo luogo.

Dopo tre mesi trascorsi qui, non abbiamo ancora esaurito le attrazioni di questa città, ma non temere: abbiamo selezionato per te almeno quelle imperdibili (e anche qualcosa di più) che potrai comodamente visitare nell’arco di una settimana.

Per comodità di consultazione, abbiamo suddiviso le principali cose da vedere e fare Buenos Aires per quartieri (barrios), in ognuno dei quali troverai punti di interesse turistici, attività da svolgere, specialità locali da assaggiare e molto di più. 

Buona lettura!

Il Barrio San Telmo: tanta storia e vita notturna

Risale alla fine del Seicento uno dei quartieri più suggestivi della città, quello di San Telmo. Trascurato per molti decenni, è stato di recente ristrutturato e rivalutato e oggi è uno dei punti d’appoggio principali di molti turisti, che amano risiedervi per la sua bellezza e i prezzi convenienti.

Si trova nella zona sud della città, accanto al Barrio Puerto Madero e non lontano da Plaza de Mayo. È ben collegato con le altre zone tramite frequenti autobus, che troverai disponibili a tutte le ore del giorno e anche la notte.

Nella zona troverai moltissimi bar e ristoranti, soprattutto di cucina argentina. Abbiamo provato il rinomato Desnivel (da provare la parrilla, grigliata mista), ma anche il raffinato Caseros e l’italoargentino Napoles: tutti ottimi!

La chiesa di San Pedro Telmo

La Chiesa di San Pedro Telmo, intitolata a Nostra Signora di Belén, dà il nome al quartiere ed è una delle più antiche di Buenos Aires: è stata costuita infatti nel 1735 ad opera degli architetti Andrea Bianchi e Juan Primoli ed è monumento storico nazionale.

L’architettura della bellissima facciata rivela elementi eclettici: dal barocco della struttura originaria allo stile coloniale, ad alcuni tocchi neogotici aggiunti nel corso dell’ultima ricostruzione avvenuta all’inizio del Novecento.  

Di rilievo le due torri campanarie, decorate con azulejos bianchi e azzurri (i colori nazionali). Merita una visita anche l’interno, sebbene non molto ricco, costruito con pianta a croce latina e suddiviso in tre navate.

Il mercato di San Telmo

Ogni domenica tra le 10 del mattino e le 18 di sera circa si tiene, nella zona di Plaza Dorrego e nelle immediate vicinanze (soprattutto lungo la Calle Defensa) lo storico mercato di San Telmo, le cui origini risalgono al lontano 1897, che è apprezzato tanto dalla gente del posto quanto dai turisti.

Il nucleo originario del mercato offre bancarelle di generi alimentari, soprattutto carne, pesce, frutta e verdura. Con il tempo l’offerta è stata ampliata ad altri tipi di merci; qui troverai di tutto e a poco prezzo: antiquariato e gioielli, abiti e ponchos, accessori per il mate, oggetti in pelle e finimenti per cavalli, libri e foto d’epoca… 

Durante lo shopping, non perderti lo street food offerto in loco: empanadas di carne e verdure (simili a panzerotti), choripan (panini con salsiccia e chimichurri, una spezia locale) e le dolcissime garrapiñadas caramellate (de mani, con arachidi, e de almendras, con mandorle).

Per una pausa un po’ più lunga, puoi fermarti lungo la Defensa alla storica Pulperia Quilapán, un locale piacevolissimo dall’atmosfera rétro che, oltre a numerosi piatti e snack, offre un calendario pieno di eventi di musica e danza, tra cui la milonga del martedì a cui tutti possono partecipare.

Il MAMBA e il MACBA

A San Telmo si trova uno dei principali musei della città, il Museo d’Arte Moderna (MAMBA), una vasta collezione di opere del Novecento di artisti argentini e del panorama internazionale.

Se sei un appassionato d’arte, non perderti anche il Museo d’Arte Contemporanea (MACBA) che si trova esattamente di fronte: è dedicato soprattutto agli artisti locali e offre mostre permanenti e temporanee.

Il Barrio Boca e la storia del Tango

Buenos Aires è nata dall’immigrazione; dopo l’arrivo in massa degli spagnoli, si assiste nell’Ottocento a quello di francesi, tedeschi, africani e, soprattutto, italiani. Il Barrio Boca è simbolo di questa commistione e proprio nelle sue strade è nato uno dei balli più amati del mondo: il tango. 

Una nota su La Boca: nonostante sia molto visitato, è un quartiere abbastanza pericoloso. Mantieniti sulle vie principali, protette dalla polizia, e non andarci assolutamente la notte. 

Caminito

L’area di Caminito, che un tempo era uno snodo ferroviario adibito a “ghetto” dei migranti, è stata restaurata dal pittore Benito Quinquela Martín che ha mantenuto quanto possibile i colori originali delle case: un allegra e caratteristica commistione di verde, rosa, giallo e arancio.

Passeggiando a Caminito ti imbatterai in negozietti tipici, bancarelle di ogni genere (sebbene più turistiche di quelle di Plaza Dorrego) e, con un po’ di fortuna, potrai assistere a spettacoli improvvisati di tango. 

La Bombonera

Se sei un appassionato di calcio, non puoi non entrare in uno degli stadi più iconici di Buenos Aires: la Bombonera, dalla caratteristica struttura a ferro di cavallo dove all’inizio della sua carriera giocò Diego Armando Maradona. 

Il Teatro de La Ribera 

Il Teatro de La Ribera è un edificio entrato a far parte del patrimonio mondiale dell’UNESCO, dove potrai prenotare e assistere ai numerosi spettacoli di tango disponibili in cartellone. 

Rispetto ad altri teatri della città, godrai di una versione forse un po’ “di consumo” di questo ballo, ma vale la pena di recarvisi per la sua storia e l’affascinante bellezza dell’interno. 

Il Barrio Puerto Madero

Puerto Madero è un quartiere residenziale moderno ed esclusivo, non lontano da San Telmo, dove troverai negozi di lusso, hotel di fascia alta e ottimi ristoranti dove assaggiare il miglior bife chorizo della città (un morbido controfiletto da accompagnare con fritas o spinaci alla panna. 

Sebbene non ci sia moltissimo da vedere, è piacevole passeggiare lungo l’acqua, ammirando gli spazi verdi le numerose installazioni d’arte contemporanea tra cui l’affusolato Puente de la Mujer dell’architetto Santiago Calatrava.

La zona di Microcentro

Cosa fare a Buenos Aires in una vacanza

Anche se Buenos Aires ha, nei fatti, più di un centro, Microcentro è ufficialmente  il cuore della città, animato e ricco di attrazioni turistiche. Qui si incrociano le principali arterie della città, come Calle Florida e Avenida Corrientes, dove ammirare il simbolico obelisco di pietra bianca.

Nonostante a Microcentro ci siano numerosi hotel, non tutti amano alloggiare qui a causa del traffico caotico e dei prezzi alti. Tuttavia, sarai a pochi passi (o, come si dice qui, poche cuadras) dai monumenti principali della città: a te la scelta.

La Casa Rosada e Plaza de Mayo

La Casa Rosada (così nota per il suo colore) è uno dei monumenti simbolo della storia dell’Argentina ed è anche la sede presidenziale del Paese. Potrai ammirare gli splendidi interni con una visita guidata e fotografare il balcone dal quale Eva Peron tenne il discorso che la rese celebre in tutto il mondo.

Il palazzo rosa si affaccia sulla vasta Plaza de Mayo con le grandi bandiere nazionali svettanti al vento, luogo noto per essere stata teatro delle denunce delle Madri dei desaparecidos all’epoca della dittatura di Jorge Rafael Videla.

In piazza si trova anche la neoclassica Catedral Metropolitana, sede della Chiesa Cattolica Argentina, dove Jorge Mario Bergoglio soleva tenere Messa prima di essere eletto Papa. 

Da Plaza de Mayo parte uno dei viali principali di Buenos Aires, Avenida de Mayo, dove potrai passeggiare ammirando splendidi edifici tra cui la Casa della Cultura e il Teatro Avenida.

Il Teatro Colón

Il Teatro Colón è senza dubbio il teatro più importante dell’intera America Latina. 

Uno dei templi mondiali della lirica, fu inaugurato nel 1908 con l’Aida di Giuseppe Verdi. Oggi nella gigantesca struttura da quasi 2500 posti sono ospitati i più famosi artisti del panorama classico internazionale.

Se non sei un appassionato d’opera e di teatro, ti consigliamo comunque di visitare l’interno della struttura, splendida e imponente e dall’acustica eccezionale, tramite una visita guidata.

Il Barrio Recoleta

Recoleta è un vasto quartiere residenziale, ricco di negozi e palazzi storici. Situato grosso modo fra Microcentro e Palermo, è un’ottima scelta se vuoi alloggiare in una zona centrale ma non eccessivamente caotica.

È perfetto per fare shopping e ci sono anche alcuni ottimi ristoranti, sebbene la scelta di locali non sia così ampia rispetto ad altre zone di Buenos Aires.

Il Cemeterio de La Recoleta

Se hai mai visitato il cimitero parigino di Père Lachaise apprezzerai senza dubbio l’atmosfera tranquilla e ricca di storia del Cemeterio de La Recoleta, una delle mete più visitate di Buenos Aires.

Passeggerai tra architetture monumentali in stile liberty, egizio e neogotico ammirando le sepolture di alcuni tra i più importanti personaggi storici argentini, tra cui l’iconica Eva (“Evita”) Peron

Adiacente al cimitero c’è la gradevole Chiesa di Santa Maria del Pilar che dà su un vasto parco molto frequentato dai porteños. L’edificio in stile coloniale contiene un singolare altare barocco con motivi inca, originario del Perù.

El Ateneo: per gli amanti dei libri

A Recoleta, lungo Avenida Santa Fe, si trova una delle librerie più straordinarie del mondo: El Ateneo Grand Splendid. Sebbene non si trovino libri in italiano (è presente però una vasta scelta in lingua inglese) ti consigliamo assolutamente di visitarla.

Entrandoci, capirai subito perché te la consigliamo: il posto è in realtà uno scenografico teatro, dotato di quattro file di palchi. In platea troverai i libri disposti per argomento, mentre ai piani superiori le sezioni di musica, arte, cinema e libri per bambini. 

Il palcoscenico è stato adibito a bar, dove potrai fare uno spuntino in uno scenario indimenticabile. 

Il Barrio Palermo

Dagli anni Novanta in poi, il quartiere di Palermo (a sua volta suddiviso in Palermo Viejo, Palermo Soho, Palermo Hollywood e Palermo Chico) è diventato una delle zone più cool della città, ricco di negozi e locali e popolato in gran parte da artisti. 

Per quest’ultimo motivo, si tratta anche di uno dei barrios dove troverai la maggior parte delle scuole e degli insegnanti di tango: un’esperienza che ti consigliamo di fare assolutamente. 

Danzando tra le note di Osvaldo Pugliese e di Astor Piazzolla non imparerai solamente ochos e salida basica, ma scoprirai un’ottica di approccio alla vita e alle relazioni di cui non potrai più fare a meno. 

Palermo è ricchissima di locali e ristoranti alla moda: è un’ottima scelta per trascorrere la serata facendo le ore piccole. Troverai cucina argentina, italiana, giapponese, peruviana, venezuelana e molto altro. Ti raccomandiamo di assaggiare la pizza e in particolare la fugazzetta: una libera interpretazione della focaccia al formaggio creata dagli immigrati liguri. 

Un’altra particolarità di Palermo sono i numerosi polmoni verdi, perfetti per riposarsi dalla frenesia della città facendo jogging e passeggiando. Vale la pena di visitare almeno la Plaza de la Naciones Unidas (dove si trova la Floralis Genérica, famosa struttura di metallo lucido), il vasto Jardín Japonés (progettato da Yasuo Inomata) e il Jardín Botánico Carlos Thays (che contiene una sezione in stile romano, una francese, una orientale e una dedicata alla flora locale).

Da non perdere anche il Museo Evita, dedicato al controverso e noto personaggio. La collezione, ricca e ben organizzata, contiene oggetti e fotografie d’epoca ed è utile per comprendere la storia del Paese. Degna di rilievo è la collezione di abiti della first lady. 

Altri quartieri di Buenos Aires

Situato a nord di Palermo, il Barrio Belgrano è una zona storica bella e tranquilla, ricca di negozi e centri commerciali, forse un po’ decentrata ma perfetta per soggiornare.

Simpatiche e vitali sono anche le zone di Parque Patricios, Montserrat e Caballito. Se sei un amante del tango, ti consigliamo una puntata ad Abasto per vedere il museo dedicato a Carlos Gardel.

Da evitare invece i quartieri di Constitution, Villa Lugano e Barracadas oltre che, come abbiamo già accennato, La Boca nelle ore dopo il tramonto. 

Conclusione

Meta molto gettonata da turisti americani, europei e brasiliani, Buenos Aires è stata per troppo tempo sottostimata dagli italiani e ingiustamente considerata pericolosa.

La città in realtà è complessivamente sicura, sebbene non esente dai piccoli inconvenienti tipici delle grandi metropoli, è dotata di un buon sistema di trasporti e infrastrutture ed è estremamente ricca di cose da vedere.

Chiacchierando con i porteños, abbiamo scoperto che la maggior parte di essi ha almeno un nonno o una nonna di origine italiana, motivo per cui ci accolgono a braccia aperte! Siamo sicuri che ora anche tu non vedi l’ora di trascorrere una vacanza a Buenos Aires!

Chiara Imbriani

Chiara Imbriani

Musicista classica e web writer, è laureata al Conservatorio di Brescia e all’Università degli Studi di Pavia. Abituata ai viaggi fin dalla più tenera età, ha fatto suo il famoso motto di Isabelle Eberhardt: “A nomad I will remain for life”, e si è ben presto trasformata in un’esploratrice incallita, con il desiderio sempre vivo di coinvolgere tutti nelle sue splendide avventure.

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