Per quanto possa apparire il più ripetuto dei luoghi comuni, viaggiare è sicuramente uno dei modi migliori per affrontare la vita; se si ha la possibilità di farlo e si riesce – economicamente parlando – a sostenere uno spostamento verso diverse parti del mondo, si riuscirà a guadagnare molto sotto tutti i punti di vista: che si tratti di divertimento, di crescita culturale o semplicemente di imparare parecchio sugli usi e sui costumi di tanti paesi, non si può non sottolineare quale sia il grandissimo pregio di un bel viaggio.
Ovviamente, un viaggio può essere anche “digitale”: tantissime persone, ad esempio, amano confrontarsi con altre persone online e divertirsi su piattaforme come Casinoonlineaams.com, mentre per molti il viaggio vero e proprio è quello fisico, che permette di scoprire fisicamente una nuova realtà. Per questi ultimi, vale la pena analizzare di più a proposito di un probabile viaggio in India, a proposito di tutto ciò che c’è da sapere su un viaggio in una terra sicuramente ricca di numerosissimi elementi tutti da scoprire.
Le lingue ufficiali in India
Quando si viaggia all’interno di un determinato paese, è fondamentale stabilire dei punti di contatto con la cultura di un luogo, dal momento che garantisce di integrarsi perfettamente ai meccanismi sociali di una realtà geografica, anche se piuttosto lontana. La lingua è sicuramente il modo migliore per poter stabilire questo contatto, dal momento che sarà possibile confrontarsi con chi vive all’interno di un determinato paese: ma quale lingua si parla in India?
Non esiste una sola risposta, dal momento che nel luogo in questione esistono ben 22 lingue ufficiali, oltre che circa 1200 dialetti; riuscire a districarsi nell’enorme tessuto culturale indiano è difficilissimo, dunque bisogna fare attenzione a ciò che si dice e come.
Il modo migliore per riuscire a tener testa a tale varietà è servirsi dell’inglese che, soprattutto nella parte meridionale del paese, risulta essere piuttosto utile e parlato dalla maggior parte della popolazione. Tuttavia, esistono realtà in cui neanche l’hindi è funzionale, dal momento che si creano delle minoranze dialettali così tanto specifiche da non poter rendere possibile un contatto semplice. Aiutarsi costantemente con un traduttore o un supporto di comprensione, dunque, risulta essere fondamentale.
Utilizzo del contante e delle carte di credito
All’interno dei paesi occidentali lo si dà per scontato, ma esistono diverse realtà del mondo che non vivono a stretto contatto con le carte di credito, dal momento che queste ultime – specie all’interno di villaggi rurali o in realtà della quotidianità come i risciò – non sono né richiesti, né utilizzati.
Ovviamente, all’interno delle grandi città, soprattutto se turistiche, le carte di credito e i bancomat vengono tranquillamente accettati, dunque non bisogna temere di rimanere a secco di contanti e di rovinare il proprio viaggio. Un consiglio da seguire, però, è quello di portare sempre con sé parte dei propri soldi in contanti, così da pagare risciò, oggetti, strumenti da acquistare su bancarelle o in piccoli negozi, oltre che qualsiasi altra cosa se si viaggia in villaggi o piccole città indiane.
Acquistare una SIM indiana per navigare su Internet
Il roaming dati è sicuramente una soluzione e una comodità importante per tutti coloro che viaggiano all’estero, ma nel caso dell’India potrebbe non essere il massimo, in virtù dei costi che potrebbero essere sostenuti in virtù delle tariffe estere. Per questo motivo, vale la pena acquistare una SIM indiana comprensiva di dati e di traffico Internet, così da navigare sul web per orientarsi con Google Maps o semplicemente utilizzare i social; le tariffe sono piuttosto basse, grande alla concorrenza presente nel paese che porta ad acquistare una SIM, comprensiva di traffico su Internet, per poco meno di 3 euro in un mese. Insomma, si tratta sicuramente di una scelta utile che migliorerà il proprio viaggio.