Partita‌ ‌IVA‌ ‌per nomadi ‌digitali:‌ ‌quando‌ ‌bisogna‌ ‌aprirla?‌ ‌

Quando è il momento migliore per aprire Partita IVA per un nomade digitale? Scopri tutto su come e quando aprire Partita IVA.
Indice

L’espressione “nomade digitale” è entrata a pieno titolo nel linguaggio comune, in riferimento ad un professionista, generalmente tra i venti e i quarant’anni, che ha scelto una “vita da freelance” a 360 gradi, e non solo per ciò che concerne l’ambito lavorativo.

Dunque, cosa significa, a livello pratico, sposare la “filosofia” del nomadismo digitale?

Innanzitutto, un vero nomade digitale rifiuta di stanziarsi in un luogo specifico, se non a breve o medio termine. Ad esempio, per partecipare a un progetto di particolare rilievo, per frequentare stage e corsi di formazione importanti per accrescere le sue skills o, più semplicemente, per trascorrervi qualche settimana o, al massimo, un paio di mesi.

Adottare un mindset da nomadi digitali comporta, inevitabilmente, un ribaltamento, rispetto alla vecchia concezione del lavoro come fonte di stabilità e sicurezza.

Essere pronti a spostarsi, viaggiare e – perché no – ricominciare da zero in un’altra città, se non addirittura in un altro Paese, si traduce nella “rinuncia” al posto fisso, al classico impiego in ufficio, con orari, ruoli e mansioni prestabiliti, in vista di una totale autonomia.

Come regolarizzare, in ottica fiscale e previdenziale, un’attività così flessibile e dinamica?

Partita IVA da nomade digitale: quando è obbligatoria?

Per la legge italiana, chiunque lavori “in proprio” in maniera stabile e continuativa è tenuto ad aprire la Partita IVA, scegliendo tra un inquadramento libero-professionale (tipico dei freelancer) o da ditta individuale (adatto ad attività artigianali e commerciali).

Pertanto, se sei residente o domiciliato in Italia, a prescindere da quali siano i prodotti e/o servizi che proponi, i committenti con cui collabori o il luogo in cui svolgi fisicamente le tue mansioni, non appena la tua attività diventa una fonte fissa di guadagno, è tuo dovere contattare un consulente – anche telematico – per procedere con l’attivazione.

Difatti, anche se probabilmente hai sentito nominare la “prestazione occasionale”, da alcuni considerata come una specie di “alternativa” alla Partita IVA, devi sapere che questo strumento presenta molte limitazioni e che, quindi, non è poi così vantaggioso.

Vediamo subito per quali motivi:

  1. Breve durata → L’uso delle prestazioni occasionali è consentito solo per collaborazioni di durata inferiore a 30 giorni l’anno (per committente) e non ripetute con regolarità.
  2. Limite 5.000 € → Se la somma di tutti i compensi è maggiore di 5.000 €, sei obbligato a iscriverti alla Gestione Separata INPS e a versare i contributi sulla parte eccedente.
  3. Divieto di promozione → In assenza della Partita IVA, non è permesso promuovere, né tanto meno pubblicizzare (online o con metodi tradizionali) l’attività in questione.

Aprire Partita IVA come nomade digitale: quanto costa?

Come abbiamo appena visto, continuare a utilizzare le prestazioni occasionali, al posto di aprire Partita IVA ed emettere regolare fattura, è rischioso e poco vantaggioso per il nomade digitale stesso. Infatti, a causa delle restrizioni elencate qui sopra, non è possibile ricercare nuovi clienti, né crescere, in generale, come lavoratore freelance.

Considera che, al giorno d’oggi, si può ricorrere ad un servizio telematico, come Fiscozen, per aprire la Partita IVA online ad un prezzo davvero minimo (pari a 200 € + IVA per le ditte individuali), o addirittura a costo zero e in sole 24 ore (per i liberi professionisti). Prima di avviare la procedura, un operatore qualificato ti aiuterà a definire l’inquadramento – appunto: ditta individuale o professionista – tenendo conto delle modalità con cui svolgi il tuo business e/o ottieni i tuoi profitti. In seguito, sarai assistito anche nella scelta del Codice ATECO e del regime fiscale più adatto alle tue esigenze.

Se vuoi scoprire qualcosa di più sul servizio offerto da Fiscozen, abbiamo realizzato un articolo a loro dedicato. Dacci un’occhiata!

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Giovanni Fabris

Giovanni Fabris

Freelance specializzato in SEM, SEO, affiliate marketing e creazione di siti web. Laureato in Economics and Management all'Università Ca' Foscari di Venezia. Parte della generazione Erasmus. Ha passato gran parte della sua vita viaggiando e spostandosi continuamente per tutta Europa, da Granada a Tallinn, passando per Madrid e Barcellona, dove ad oggi vive, lavorando e collaborando con numerose startup italiane ed internazionali.

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