Cosa vedere a Pavia e dintorni? Guida ad un weekend nella piccola perla sul fiume Ticino

Tutte le attrazioni e i monumenti che dovresti visitare se sei di passaggio per Pavia durante un week end. Dalla Certosa al Castello Visconteo, passando per le Chiese e l'Università Centrale.
Indice

Per chi vive nel nord Italia, Pavia può rappresentare un’opzione originale per una piacevole gita di uno o due giorni.

Si tratta infatti di una cittadina molto adatta per una visita di un weekend, o magari durante il ponte dell’8 dicembre. A tal proposito, se sei in cerca di idee per un viaggio durante il ponte dell’8 dicembre, ti consigliamo anche di dare un’occhiata al nostro articolo dedicato.

Pavia è abbastanza al di fuori dalle rotte turistiche e questo permette di apprezzare le sue bellezze con tutta calma, senza dover lottare con code e affollamenti. Se allora sei già pronto e ti stai chiedendo cosa vedere a Pavia, procedi nella lettura: troverai tutte le informazioni di cui hai bisogno. 

Cose che non puoi non sapere di Pavia:

  • La città sorge lungo il corso del fiume Ticino, dal quale in epoca romana aveva preso il suo primo nome: Ticinum;
  • La cupola del suo Duomo è la quinta più grande tra le cupole d’Italia (in questo articolo troverai un elenco delle più grandi se desideri approfondire);
  • Ogni 2/4 anni la sponda meno costruita sul Ticino si allaga a causa delle forti piogge autunnali;
  • Una splendida chiesa di Pavia contiene le spoglie di Sant’Agostino e Severino Boezio

Visita la Certosa Monumentale

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Certosa Monumentale

Se stai raggiungendo Pavia da Milano, attraverso la strada ticinense, è proprio il caso di fermarsi a Certosa di Pavia ed iniziare qui la tua esplorazione. Puoi lasciare l’auto nel parcheggio gratuito sotto gli alberi e recarti subito all’ingresso principale di questo grandissimo edificio. La Certosa di Pavia, edificata nel 1396 per volere di Gian Galeazzo Visconti, già al primo colpo d’occhio è un connubio di stili architettonici e opere d’arte. 

Situata nel parco di caccia del castello di Pavia (parco che un tempo era assai più vasto di quello attuale), questa maestosa costruzione rappresenta un capolavoro della dinastia Visconti. Durante la sua costruzione, il cantiere fu un’opera frenetica con operai, maestri d’opera e materiali provenienti da diverse regioni.

Tuttavia, una volta completata, la Certosa rivelò la sua struttura divina e l’armoniosa geometria degli spazi interni, con stelle e decorazioni astronomiche.

Le sue stanze sono intrise di bellezza, con affreschi, oro, lacche e lapislazzuli che adornano ogni angolo. Quando si varca la soglia della Certosa, ci si sente catapultati in un angolo di paradiso, dove le meraviglie celesti sembrano scolpite nella pietra.

I chiostri, il piccolo e il grande, incantano con le loro dettagliate decorazioni. La Certosa di Pavia è una testimonianza tangibile dell’arte, dell’architettura e della spiritualità dell’epoca, dove l’umano e il divino si fondono in perfetta armonia.

Se ti è piaciuta l’esperienza, non mancare di fare un salto al negozio: il miele dei monaci e le loro tisane sono semplicemente eccellenti. 

Ammira il Castello Visconteo

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Castello Visconteo

Il tour di Pavia può proseguire in centro città, dove ritroverai l’altro edificio eretto da Gian Galeazzo Visconti: un bellissimo castello dalle ampie finestre gotiche oggi sede di un museo e di diverse mostre permanenti. Mentre i giardini esterni al castello sono visitabili gratuitamente, il cortile interno è a pagamento insieme ai musei.

Sono molto vasti: vale la pena di visitarli tutti? La risposta è “dipende”, come molte cose. Se sei appassionato di storia altomedievale, e longobarda in particolare, hai appena trovato il tuo paradiso!

Diversamente, ti consigliamo di passare direttamente alla pinacoteca, dove potrai ammirare delle tele davvero piacevoli, come quelle del pittore locale Federico Faruffini (simile nello stile e nei contenuti ad Hayek) per poi proseguire, se c’è, alla mostra temporanea.

Innamorati delle chiese di Pavia

Ciò che davvero colpisce in questa piccola città è la ricchezza e la bellezza delle sue chiese, che ha pochi eguali nel nord Italia. Gli edifici medievali o di origine medievale sono talmente tanti che non è possibile elencarli tutti: ci limiteremo ai più noti. 

San Pietro in Ciel d’Oro

San Pietro in Ciel d’Oro è una delle più belle chiese di Pavia, e si trova nella parte nord della città, in una zona tranquilla e poco frequentata del centro storico. La basilica di San Pietro in Ciel d’Oro (in coelo aureo) è una chiesa di Pavia con dignità di basilica minore.

Sorta, forse sopra una precedente chiesa del VI secolo, all’inizio del VIII secolo in piena epoca longobarda è menzionata per la prima volta dallo storico Paolo Diacono. La basilica fu ricostruita in stile romanico tra l’XI e il XII secolo. La basilica paleocristiana originale, chiamata San Pietro in Ciel d’Oro per via delle volte dorate, era sorta sul luogo ove era sepolto san Severino Boezio, filosofo e senatore romano fatto uccidere dal re ostrogoto Teodorico il Grande nel 525. Alcuni scavi archeologici, effettuati nel 2018/19 dietro l’abside della basilica, hanno portato alla luce murature riferibili all’abside del precedente edificio.

Insigne esempio di architettura romanica lombarda e generalmente considerato, insieme alla basilica di San Michele Maggiore, il più importante monumento religioso medievale della città di Pavia, la chiesa venne riconsacrata da papa Innocenzo II nel 1132 al termine dei lavori di ricostruzione e vanta grande prestigio e notorietà nel mondo cattolico in quanto ospita le spoglie di sant’Agostino d’Ippona e di san Severino Boezio, martire e Padre della Chiesa.

Basilica di San Michele

La basilica di San Michele di Pavia è una vera e propria perla del romanico lombardo. Il suo prestigio è dovuto storicamente alla sua tradizione legata all’incoronazione di Re d’Italia e Imperatori. Costruita nella prima metà del XII secolo, la sua storia inizia molti secoli prima, al punto che una leggenda la vuole fondata dall’imperatore Costantino. La prima costruzione di San Michele probabilmente risale all’epoca dei Longobardi, che elessero il Santo loro patrono e ne diffusero il culto.

Il monumento attuale è una ricostruzione, avvenuta, presumibilmente, tra il 1117, anno in cui un terremoto distrusse molti edifici, e il 1155, anno dell’incoronazione di Federico Barbarossa, che fu celebrata nella basilica.

Un piccolo mosaico sul pavimento della navata centrale della basilica, indica il punto esatto in cui avveniva l’incoronazione dei Re. Cinque cerchi di marmo circondano un cerchio centrale, dentro il quale è riprodotta la Corona Ferrea di Teodolinda. Un’epigrafe latina fa riferimento alla cerimonia.

Sui capitelli sono presenti scene religiose: l’angelo e il diavolo, Sansone che affronta un leone e riesce a squartarlo a mani nude, Adamo ed Eva che si coprono le nudità con foglie di fico, Caino e Abele.

All’esterno, troviamo un curioso capitello a lato della porta di destra è decorato con una sirena dalla doppia coda e da tante teste sovrapposte. Si pensa possano essere raffigurazioni di visi longobardi, vista la capigliatura e i tratti somatici.

La facciata è ricoperta di bassorilievi che purtroppo sono parecchio danneggiati a causa delle intemperie. Curiosa è l’estrema varietà dei soggetti che si possono scorgere sulle pareti esterne: animali, cani, cervi che si riproducono, pavoni, scene di lavoro, di caccia e di pesca, con una caccia ed una pesca molto abbondanti. Draghi o cavalli alati che lottano, serpenti che sembrano azzannare sulla testa gli uomini. Per la varietà delle figure rappresentate, la facciata di San Michele è una sorta di bestiario, un’enciclopedia medievale. 

Basilica di San Teodoro

La basilica di San Teodoro, nonostante le dimensioni limitate, crea un’impressione di grandezza grazie alla sua struttura verticale. L’abside e il tiburio, sormontati da un’edicola e da un lanternino terminale, offrono viste suggestive. All’interno, con tre navate, presenta un presbiterio notevolmente sopraelevato, sotto il quale si trova una cripta a volta a crociera, sostenuta da una foresta di colonne.

Uno dei tesori più celebrati all’interno di questa chiesa è un affresco di Bernardino Lanzani del 1522, che ritrae una vista di Pavia. Questo affresco è straordinariamente dettagliato e ha un notevole valore documentario poiché cattura l’aspetto della città durante il periodo della lunga guerra tra spagnoli e francesi, con le sue torri ancora in piedi.

Le pareti della chiesa sono decorate con cicli di affreschi che narrano le storie di S. Agnese e S. Siro, realizzati da pittori del Cinquecento. La navata di destra ospita un trittico dell’Ascensione di Lanzani del 1513. Inoltre, sui piloni delle navate e sulla fronte della cripta, si trovano affreschi votivi di epoca romanica con influenze bizantine, che risalgono ai secoli XII e XIII.

La chiesa custodisce anche una statua in marmo di S. Teodoro con il modello della città, un’opera che risale al XIII o XIV secolo, situata a sinistra del presbiterio. La basilica di San Teodoro è un autentico scrigno di arte e storia, rappresentando un importante capitolo nell’eccellenza del romanico pavese.

Altre chiese di Pavia da non perdere sono l’imponente Duomo, la cinquecentesca Basilica di Canepanova con il suo ballatoio affrescato, la Basilica di San Francesco edificata in stile gotico italiano e molte altre, alcune delle quali sopravvissute solo all’esterno e riconvertite in spazi per l’università e i palazzi circostanti.

Passeggia per l’Università Centrale 

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L’Università Centrale

Visitare l’Università, in particolare i cortili dell’Università Centrale, è un’esperienza poetica. Le mura storiche, con o senza volte, sono avvolte dai rampicanti, creando un’atmosfera magica. Si può scegliere di esplorare solo i cortili o ampliare la visita esplorando il Museo dell’Università, che ospita reperti di eccezionale importanza.

Il Museo si trova all’interno del Palazzo Centrale dell’Università, con vista sul Cortile dei Caduti, antico cortile medico dell’Ateneo. Inaugurato nel 1936, il museo custodisce manoscritti, testi a stampa, strumenti scientifici, preparati anatomici e reperti naturalistici che raccontano la storia dell’Università fin dai suoi albori medievali.

Le origini delle collezioni principali risalgono alla seconda metà del XVIII secolo, quando l’Università di Pavia, grazie alle riforme di Maria Teresa d’Austria, divenne uno dei centri scientifici più avanzati d’Europa. Qui troviamo la sezione di fisica, con gli strumenti del laboratorio di Alessandro Volta, e la sezione di medicina, erede delle collezioni anatomiche organizzate da Antonio Scarpa negli stessi locali che oggi ospitano il Museo. Una visita che unisce poesia e storia scientifica.

Ci auguriamo che la tua giornata a Pavia sia stata di tuo gradimento. Puoi concluderla con un po’ di sano shopping oppure con un aperitivo e una buona cena. Sebbene ristoranti e locali siano estesi a tutta l’area del centro, se vuoi provare i piatti tipici della zona ti consigliamo di recarti nella zona di Borgo Ticino (un quartiere che si raggiunge a piedi o in auto attraversando il ponte sul fiume) e scegliere uno dei ristoranti che troverai sull’altra riva. In alcuni casi potrebbe essere necessario prenotare, ma vedrai, ne varrà assolutamente la pena! 

🏢 Cosa fare in una giornata a Pavia?

Pavia è una splendida cittadina che puoi visitare in un solo giorno o durante un week end. La Certosa Monumentale, il Castello Visconteo e non solo. In questo articolo abbiamo raccolto per te tutte le attrazioni che dovresti visitare se sei di passaggio a Pavia.

Marilyn Aghemo

Marilyn Aghemo

Web Writer con un nome molto difficile da portare, ex capo ricevimento alberghiero persa tra le parole e la curiosità di conoscere cose nuove. Amante degli animali, della natura e dei viaggi ha avuto la possibilità di vedere tantissimi Paesi nel Mondo. Una sarda che ha abitato 35 anni a Torino, per poi tornare a farsi abbracciare da Cagliari anche se il cuore appartiene a New York.

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