La masseria salentina come meta per le tue prossime vacanze

Vacanza in Salento? Scopri cosa sono e perché bisogna visitare almeno una volta le masserie salentine.
Indice

Il fascino del Salento è ormai indiscutibile: questa terra all’estremità meridionale della Puglia racchiude infatti tutto ciò che si può chiedere a una vacanza. Bagni di sole e mare su spiagge meravigliose, un’enogastronomia fatta di piatti poveri, ma estremamente gustosi, tradizioni perpetrate da secoli come la famosa pizzica che anima le serate estive salentine e una storia intensa che affonda le radici a epoche lontanissime.

Vagando per le campagne salentine, tra ulivi centenari, terra rossa, muretti a secco e trappeti, è facile scorgere delle costruzioni simili a piccole fortezze cinte da mura: si tratta delle masserie, espressione dell’anima più rurale di questo territorio, dove in passato si viveva essenzialmente di allevamento e agricoltura.

Le masserie, dove un tempo uomini, donne e bambini faticavano da mattina a sera, oggi sono mete ambite per soggiornare tra comodità e charme, proprio nel cuore del Salento.

Masserie: cenni storici

Il termine masseria deriva dal latino massa e sta a indicare un insieme di proprietà: oggi appaiono come strutture fortificate nate sul territorio pugliese e in particolare salentino intorno al XVII secolo.

Bisogna aspettare il IX secolo per la nascita del feudo con Carlo Magno e solo con Carlo V questi si evolsero come strutture fortificate: il ‘500 è stato un secolo caratterizzato dalle incursioni dei pirati saraceni che infestavano le coste salentine, depredando, devastando e uccidendo. Carlo V decise allora di edificare lungo la costa delle torri di avvistamento ancora oggi visibili, di fortificare maggiormente castelli e gli stessi feudi destinati a coltivazioni e allevamenti.

Nacquero dunque le masserie, affidate con i Borbone alla gestione di un massaro, per conto del proprietario terriero al quale spettava la metà di tutto ciò che veniva prodotto all’interno del podere: al massaro infatti spettava l’organizzazione della vita produttiva e sociale della masseria, dando ordini, affidando compiti e distribuendo prodotti.

Presto divennero dimore stagionali dei proprietari ma l’avvento delle due guerre mondiali peggiorò sensibilmente la vita dei contadini: la Riforma Agraria segnò l’espropriazione dei latifondi che vennero così suddivisi, segnando di conseguenza la fine delle masserie che pian piano furono abbandonate.

Perché soggiornare in una masseria

Bisogna attendere la fine del XX secolo per assistere a un lento recupero delle masserie che oggi sono a ragione considerate Patrimonio Culturale della Regione Puglia. Furono riconvertite in strutture ricettive, mantenendo intatti gli ambienti che rivelano ancora oggi lo stile del passato, l’abile uso della pietra carparo e del tufo, in un connubio pressoché perfetto tra la natura e l’opera dell’uomo.

Scegliere di fare una vacanza in una delle masserie del Salento, significa prima di tutto rilassarsi in contesti lontani dai borghi e immerse nel silenzio della natura, col frinire dei grilli a fare da colonna sonora a pomeriggi passati magari a leggere sotto un ulivo e a serate trascorse a degustare cibi a km 0: in molte masserie salentine infatti molti prodotti che arrivano in tavola sono prodotti in loco, dall’olio d’oliva alle confetture, dalle verdure sott’olio ai formaggi.

Le masserie regalano soggiorni assolutamente green: il recupero delle strutture è avvenuto valorizzando gli elementi e i materiali preesistenti, con qualche chicca aggiuntiva realizzata sempre utilizzando rigorosamente materiali ecologici come il legno, la pietra, tessuti poco lavorati e materiali di recupero.

Le masserie costituiscono il punto di appoggio perfetto per chi desidera viaggiare in lungo e in largo alla scoperta della ricchezza storica e artistica dei borghi salentini come Lecce, Otranto, Gallipoli, Nardò e Santa Maria di Leuca. In ogni caso, se il tuo piano è quello di visitare più zone della Puglia ti suggeriamo anche questo articolo dedicato ai migliori autonoleggi per organizzare le vacanze in cui potrai trovare informazioni e consigli utili.

Se invece si vuole soltanto rilassarsi nella struttura, non mancano coccole e comfort, grazie alla presenza di piscine e SPA eleganti e ricercate. Non mancano inoltre le iniziative didattiche per grandi e piccini, tra visite agli animali della masseria, corsi di cucina o addirittura la raccolta di verdure e frutti dagli orti presenti all’interno della struttura.

Spesso le masserie organizzano poi delle escursioni in bicicletta o a cavallo, per conoscere la natura circostante: in Salento le riserve e le oasi sono davvero innumerevoli, dal Parco Naturale delle Cesine alla Riserva Naturale dei Laghi Alimini fino allo spettacolare Parco di Porto Selvaggio e Palude del Capitano.

Cosa sono le masserie?

Le masserie sono costruzioni tipiche del Salento in Puglia e si riconosco perché assomigliano a piccole fortezze di carattere rustico.

Qual è la differenza tra Masserie e Cascine?

Le Masserie si differenziano dalle Cascine per avere una struttura meno imponente e generalmente vi lavoravano due o tre famiglie, mentre nelle Cascine quattro o cinque nuclei familiari.

Alessio Mancinelli

Alessio Mancinelli

Vive a Barcellona e si occupa di Digital Marketing nel settore travel. Durante l'Università ha avuto la possibilità di vivere due volte in Spagna e una in Estonia grazie al progetto Erasmus. Dopo Granada, Tallinn e Valencia la capitale della Catalogna è diventata la sua seconda casa da più di un anno.

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