Il prefisso polacco

Vacanza in Polonia? Se hai bisogno di telefonare devi sapere che il prefisso da utilizzare è +48 e devi anteporlo al numero polacco.
Indice

Se ti trovi in Polonia e devi telefonare il prefisso da utilizzare è +48.

In ogni paese esiste questo codice da anteporre al numero di telefono. Chi vuole effettuare una telefonata verso un numero polacco e si trova in Polonia deve inserire il prefisso prima del numero.

Si tratta di una regola presente in ogni stato, ma se andrai in Polonia per pochi giorni di vacanza non è detto che dovrai telefonare a un numero polacco.

In ogni caso potrebbe accadere, per esempio se ti trovi a Varsavia e vuoi prenotare una visita a un museo o riservare un tavolo in un ristorante.

Aspetta, ma la Polonia fa parte dell’Unione Europa? La risposta è si, e puoi viaggiare in questo paese senza il passaporto. Inoltre, devi sapere che l’Euro non è accettato e se vuoi pagare in contati devi munirti della moneta locale, lo Zotly.


Chiamare in Polonia

Se la tua permanenza in Polonia non è per una vacanza e per esempio ti sei trasferta in Erasmus o a vivere per lavoro, ottenere un numero polacco è sicuramente utile.

Ci sono differenti compagnie telefoniche che puoi scegliere per avere una sim e navigare più velocemente con il 4G, ecco quali sono:

  • Orange
  • T-Mobile
  • Plus
  • Play

Dato che in Polonia non c’è l’Euro, sicuramente ti interessa sapere quanto vale la moneta polacca. Il tasso di cambio di 1 Zloty è pari a 0.23 centesimi di euro.

Per esempio, il biglietto per vedere un film al cinema costa 20 PLN e corrisponde a circa 5,84€. Il costo della vita è leggermente più basso rispetto all’Italia.

Infine, se devi passare alcuni giorni di vacanza in una delle due città principali (Varsavia e Cracovia) non è necessario acquistare una SIM polacca, perché grazie al roaming gratuito in tutta Europa è possibile navigare anche con i dati della rete italiana.

Alessio Mancinelli

Alessio Mancinelli

Vive a Barcellona e si occupa di Digital Marketing nel settore travel. Durante l'Università ha avuto la possibilità di vivere due volte in Spagna e una in Estonia grazie al progetto Erasmus. Dopo Granada, Tallinn e Valencia la capitale della Catalogna è diventata la sua seconda casa da più di un anno.

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