Il Museo dell’Innocenza: un affascinante tuffo nella Istanbul degli anni Settanta 

Esplora l'incantevole Museo dell'Innocenza di Orhan Pamuk a Istanbul, dove il bellissimo romanzo prende vita. Un viaggio unico tra passato e presente nella magica atmosfera della città.
Indice

Il Museo dell’Innocenza di Istanbul in Turchia è un luogo davvero unico nel suo genere, capace di trasportare i visitatori in un’altra epoca e in un mondo onirico assai suggestivo.

Creato da Orhan Pamuk, lo scrittore premio Nobel turco, questo museo offre un’esperienza incantevole in cui il tempo sembra fermarsi e la nostalgia prende il sopravvento.

Situato a Istanbul, una città che già di per sé evoca una straordinaria miscela di culture e storie, il Museo dell’Innocenza è un’autentica gemma nascosta. La presenza discreta (è quasi invisibile all’esterno) di questo luogo, spesso trascurato dalle guide turistiche e comunque fuori dal turismo di massa, lo rende ancora più affascinante.

Non è necessario essere appassionati lettori o conoscitori delle opere di Orhan Pamuk per apprezzare questo museo; esso rappresenta una sorta di estensione visiva (ma anche uditiva) delle sue storie, in particolare del romanzo omonimo, ma è in grado di toccare le corde più profonde di chiunque lo visiti: se tra le cose da vedere a Istanbul stai cercando un posto speciale, l’hai trovato. 

L’esperienza che il Museo dell’Innocenza offre è emozionante e indimenticabile. Le esposizioni sono curate nei minimi dettagli e offrono uno sguardo nella vita quotidiana e nelle relazioni umane.

L’obiettivo di Pamuk era creare un museo delle emozioni, e il risultato è straordinario. Si cammina tra oggetti, fotografie, e citazioni letterarie che raccontano storie d’amore, desideri, speranze e delusioni. 

La visita al Museo dell’Innocenza è un’opportunità per riflettere sulla natura umana, sulle nostre passioni, sulle nostre relazioni e sulle nostre stesse vite. Ci si ritrova ad immergersi nelle vite dei personaggi delle opere di Pamuk, ma anche nelle storie di tutti noi. È un’esperienza che ti lascerà con una profonda sensazione di connessione con l’umanità.

Quando visiti Istanbul, assicurati di includere una tappa al Museo dell’Innocenza nel tuo itinerario. Anche se potresti non essere un esperto di letteratura o un grande lettore, questo museo ti regalerà un’esperienza unica e indimenticabile che ti farà sentire parte di una storia più grande. Se questa introduzione ti ha incuriosito, continua a leggere per scoprire qualcosa di più e pianificare la tua visita. 

Il romanzo: un capolavoro da non perdere

cos'è e quando visitare il museo dell'innocenza a istanbul
Visita al Museo dell’Innocenza di Istanbul

Anche se non è necessario conoscere il libro per ammirare il museo, potresti provare a tuffarti tra le sue pagine e vedere che cosa succede. Il Museo dell’Innocenza è una appassionante e originalissima storia d’amore, la cui trama è al di fuori di ogni schema e dove i protagonisti non sono solo Kemal e Fusun, ma la città stessa di Istanbul, con le sue bellezze e contraddizioni. 

Proprio per questo motivo, se ami leggere, questa potrebbe essere una proposta interessante di lettura prima di iniziare il tuo viaggio a Istanbul o anche in loco, la sera, mentre riposi nel tuo hotel accanto al Bosforo o nell’antico quartiere di Sultanahmet. Accenniamo brevemente la trama, ma non temere…niente spoiler!

La storia si svolge all’inizio degli anni Settanta, e inizia con Kemal, un giovane dandy che percorre le strade della città a bordo di una elegante Chevrolet americana di proprietà del padre. Il protagonista ha una seria relazione con Sibel ed è destinato, agli occhi di molti, a sposarla. Tuttavia, ciò non gli impedisce di divertirsi. Socializza costantemente, con o senza Sibel, ha una vasta rete di amici maschi e un approccio molto rilassato alla sua relazione di lunga data. 

La relazione di Kemal con Fusun inizia come una relazione occasionale. Si incontrano regolarmente per un paio d’ore in un appartamento disabitato (Palazzo della Pietà). Si tratta di un luogo pieno di oggetti domestici indesiderati e abbandonati, un memoriale alla famiglia di Kemal e alla loro vita nel corso degli anni. Una sacra grotta di Aladino della storia di famiglia e dei ricordi: vedrai qualcosa di simile anche all’interno del Museo dell’Innocenza!

Come abbiamo già accennato, la città di Istanbul e i suoi abitanti giocano un ruolo chiave nel “Museo dell’Innocenza”.

Pamuk ritrae la città come una miscela cosmopolita e caotica di storia e modernità. Puoi apprezzare queste pagine straordinarie mentre sei a Istanbul, magari seduto in un locale assaporando il tipico caffè turco, un freschissimo ayran o una birra locale.

Lo scrittore ti farà compagnia con la sua prosa scorrevole ed elegante, raccontandoti le meraviglie e le contraddizioni della città che stai visitando. 

Come vedrai, questo romanzo è pieno di sorprese, colpi di scena e svolte. La relazione di Kemal con Fusun è di breve durata, ma il suo attaccamento emotivo a lei perdura per sempre. Anzi, si rafforza col passare del tempo. Kemal sviluppa un’ossessione per Fusun e per i momenti felici trascorsi insieme. Sviluppa un interesse crescente per il contenuto dell’appartamento in cui lui e Fusun hanno trascorso molte ore. 

Gli oggetti associati a Fusun, tra cui orecchini, tazzine da tè e persino mozziconi di sigaretta, diventano di vitale importanza per Kemal. Il suo rapporto con questi oggetti fisici potrebbe essere descritto come fanatico. Curiosamente, lo stesso autore, Pamuk, ha sempre avuto un interesse per le “collezioni” e ha visitato molti musei idiosincratici, tra cui il “Museo Bagatti Valsecchi” di Milano.

Non proseguiamo il racconto per non rovinarti la lettura di questo splendido capolavoro. Passiamo adesso a ciò che ci interessa di più, ossia la visita al Museo dell’Innocenza: una delle cose più belle da vedere durante una visita a Istanbul, soprattutto se ami il turismo non convenzionale.

Il museo di Çukurcuma

Quando Orhan Pamuk iniziò a scrivere il “Museo dell’Innocenza”, lo concepì come un romanzo e anche come una collezione fisica di ricordi e souvenir. Una vera e propria raccolta di frammenti associati a Fusun, Kemal e, soprattutto, alla città di Istanbul: rappresenta un connubio unico tra letteratura e cultura museale, pienamente apprezzabile anche da chi non conosce il libro.  

Nel 2012, Pamuk ha dato vita a questa straordinaria istituzione aprendo un museo fisico nel quartiere di Çukurcuma a Istanbul, in una casa tradizionale.

Questo museo racconta la storia d’amore tra i protagonisti del romanzo in un modo che coinvolge sia i lettori del libro che chi visita il museo senza conoscerne la trama. Se hai già visitato le principali attrazioni della città e ti stai chiedendo cos’altro vedere a Istanbul, questa è davvero un’ottima opzione. 

Quando si varca la soglia del Museo dell’Innocenza, ci si trova immersi nell’atmosfera del romanzo. Gli oggetti esposti sono curati con attenzione maniacale e richiamano alla mente gli eventi e i momenti descritti nella storia d’amore tra Kemal e Fusun. Tra le vetrine e le scatole, è possibile ammirare abiti originali degli anni Settanta, tra cui quello indossato da Fusun durante le sue lezioni di guida, manifesti, e oggetti di vita quotidiana come bicchieri da tè, cucchiaini, giocattoli d’epoca e persino oggetti di scarto come bottigliette di soda. 

Uno degli aspetti più memorabili del museo è l’opera d’arte creata con i mozziconi di sigarette, ognuno dei quali è associato a una situazione o a una frase pronunciata dalla protagonista mentre li fumava. Questi oggetti sono disposti artisticamente, creando una sorta di natura morta bizzarra che trasporta il visitatore in un mondo onirico. 

L’intera collezione è progettata in modo che i due piani si dispongano intorno alla decorazione del pavimento sottostante, una sorta di vortice in bianco e nero che ritorna nella presentazione delle varie teche. È un’esperienza coinvolgente che fonde l’arte visiva con la narrazione letteraria in un modo davvero unico.

Ma il Museo dell’Innocenza di Pamuk è più di una semplice esposizione di oggetti. È una dichiarazione d’amore per i musei stessi e per la loro capacità di rappresentare la vita e l’umanità degli individui. Pamuk ha scritto un manifesto dedicato ai musei, in cui esprime il suo profondo affetto per queste istituzioni e la sua visione di come dovrebbero evolversi. 

Nel suo manifesto, Pamuk sottolinea l’importanza di raccontare le storie degli individui con la stessa brillantezza e potenza dei grandi musei. Egli crede che i musei dovrebbero diventare più piccoli, individualisti e accessibili, in modo da riflettere storie su scala umana. Questo approccio permetterebbe agli oggetti esposti nei musei di mantenere il loro contesto naturale anziché essere rimossi da esso, consentendo loro di raccontare le proprie storie in modo più autentico.

Lo scrittore suggerisce anche che ognuno di noi può contribuire a creare piccoli musei nelle proprie abitazioni, condividendo le proprie storie e oggetti personali. Questo renderebbe l’esperienza museale ancora più personale e inclusiva, coinvolgendo direttamente le persone nella creazione e nella condivisione della cultura.

Come potrai ammirare tu stesso in prima persona, il Museo dell’Innocenza di Orhan Pamuk è un’opera d’arte letteraria e museale straordinaria che combina la narrazione di una storia d’amore con un museo fisico; un luogo umano, accessibile e centrato sull’individualità delle persone comuni. Ti sentirai tu stesso parte ci ciò che stai visitando

Dove si trova il Museo dell’Innocenza? Come raggiungerlo, orari e informazioni utili

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Visita al Museo dell’Innocenza di Istanbul

Sei pronto a visitare il museo e immergerti nella sua magica atmosfera? Non ti occorrerà più di un’oretta (anche se all’interno puoi fermarti, sederti e rilassarti), perciò puoi inserire la visita in una mattina o un pomeriggio, abbinandola a un’altra tra le stupende cose da vedere a Istanbul: una passeggiata lungo viale İstiklal  sul famoso tram rosso o un giro a Beyoglu. 

Il Museo dell’Innocenza di Istanbul si trova, come ti abbiamo anticipato, nel quartiere di Çukurcuma, tra İstiklal e Tophane.

Le distanze a piedi dai principali luoghi di interesse vicini sono rispettivamente: 12 minuti da Piazza Taksim, 8 da Galatasaray, 8 dal quartiere di Tophane, 10 dal Museo di Istanbul, 10 da Cihangir.

Per chi si sta dirigendo al museo in tram, la fermata più vicina è Tophane, a 8 minuti a piedi di distanza. Non ci sono mezzi pubblici che arrivano nelle immediate vicinanze del museo, perciò se non te la senti di avventurarti tra i vicoli del quartiere con una mappa o con Google, ti suggeriamo di prendere un comodo taxi

Il Museo dell’Innocenza è aperto tutti i giorni tranne il lunedì dalle 10:00 alle 18:00 (si può entrare fino alle 17:30). Durante le festività nazionali o il mese di ramadan gli orari possono variare, perciò ti consigliamo di inviare una email tramite il sito ufficiale del museo o di telefonare (o di far effettuare una chiamata dal tuo hotel).

Un’altra cosa importante da sapere è che il museo è piccolo, perciò se hai in programma di visitarlo con un gruppo di 10 o più persone dovrai prenotare.

Inoltre, occorre sapere che sfortunatamente il museo è solo parzialmente visitabile da chi utilizza una sedia a rotelle, perché l’unico modo di accedere al piano superiore è una scalinata di legno. 

L’ingresso costa 300 lire turche, che sono circa 10 € oggi, come potrai anche provare personalmente con questo comodo convertitore online.

Ecco un’ottima notizia per chi ha letto il libro: portando la tua copia al botteghino, riceverai un apposito timbro in una pagina dedicata e potrai entrare del tutto gratuitamente! Abbiamo apprezzato particolarmente anche il piccolo negozio del museo, che offre non solo cataloghi ma anche oggetti particolari, come “gli orecchini di Fusun”. 

Una curiosità: il Museo dell’Innocenza dispone di una teca dedicata ai visitatori. Se lo desideri, puoi donare all’istituzione uno o più oggetti particolari legati alla tua storia personale e vederli esposti temporaneamente. Un modo davvero speciale per lasciare la tua traccia nella città di Istanbul, che renderà unica e preziosa la tua vacanza nella splendida città turca.

Prima di salutarci, ti consigliamo mentre ti trovi ad Istanbul, di andare a vedere anche la famosa Danza dei Dervisci, di cui potrai approfondire storia, significato e abiti nel nostro articolo. In questo modo potrai immergerti maggiormente nello splendore della cultura di questa terra.

Chiara Imbriani

Chiara Imbriani

Musicista classica e web writer, è laureata al Conservatorio di Brescia e all’Università degli Studi di Pavia. Abituata ai viaggi fin dalla più tenera età, ha fatto suo il famoso motto di Isabelle Eberhardt: “A nomad I will remain for life”, e si è ben presto trasformata in un’esploratrice incallita, con il desiderio sempre vivo di coinvolgere tutti nelle sue splendide avventure.

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