Barcellona e altre città europee combattono il sovraffollamento estivo

Barcellona e le altre città europee sono pronte per gestire il sovraffollamento, in difesa dal Covid. Ecco tutto quello che dobbiamo sapere.
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Barcellona e le altre città europee stanno per cambiare alcune regole, in vita del sovraffollamento estivo dei turisti che potrebbe alterare anche i tuoi piani di viaggio. Facciamo chiarezza?

Barcellona combatte il sovraffollamento turistico

Barcellona ha deciso di adottare alcune regole e misure per contrastare il turismo di massa, soprattutto per evitare che ci siano nuovi picchi di contagio. In Spagna, la città di Barcellona ha iniziato a studiare alcune teorie per alleviare il sovraffollamento lungo le ramblas.

Secondo i media locali, il Distretto Uno (dal centro di Barcellona sino ai quartieri caratteristici di Barrio Gotico e Barceloneta) si potranno accogliere solo gruppi da 30 persone. In aree più piccole non si potranno superare le 15 persone.

I funzionari locali sperano che questa mossa possa aiutare a mantenere attivo il turismo, senza ritrovarsi con picchi di contagi da un giorno all’altro. Non è tutto, si è evidenziato anche il desiderio di porre dei limiti di rumore vietando l’uso dei vari megafoni che ci sono in città utilizzati per dare informazioni ai turisti.

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Ci saranno delle apparecchiature radiofoniche che le guide turistiche dovranno utilizzare mentre girano la città, anche all’interno dei mezzi pubblici. I turisti, per ora, non sembrano aver preso male questa notizia così come le guide turistiche, pronte ad adeguarsi alle nuove disposizioni.

Francia e Italia pronti ad agire sul turismo di massa

Non solo Barcellona, infatti anche altre città europee stanno studiando un metodo per gestire l’overtourism. Così come nelle grandi città, anche nei piccoli borghi si stanno prendendo dei provvedimenti. È il caso della Francia, dove alcune cittadine hanno registrato un afflusso intenso di turisti in aumento da due anni a questa parte.

Secondo quanto emerso, i funzionari hanno deciso di applicare delle quote giornaliere con un numero limite di visitatori. Un esempio? Il Parco delle Calanques non potrà superare i 500 turisti al giorno, contro i 3.000 ultimamente registrati.

Stesso discorso anche in Italia, con Venezia che ha subito preso dei provvedimenti applicando la tassa di soggiorno. Il prezzo dipenderà dalla richiesta del giorno.

Tutto questo viene fatto, ovviamente, per il bene del turismo e per fare in modo che si possa continuare a viaggiare.

Marilyn Aghemo

Marilyn Aghemo

Web Writer con un nome molto difficile da portare, ex capo ricevimento alberghiero persa tra le parole e la curiosità di conoscere cose nuove. Amante degli animali, della natura e dei viaggi ha avuto la possibilità di vedere tantissimi Paesi nel Mondo. Una sarda che ha abitato 35 anni a Torino, per poi tornare a farsi abbracciare da Cagliari anche se il cuore appartiene a New York.

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