La riapertura dei confini è un argomento che interessa i viaggiatori, soprattutto se hanno in programma un viaggio in Giappone. L’agenzia del turismo giapponese ha fatto un annuncio che riguarda proprio questo argomento: ecco che cosa è stato deciso.
Giappone: è pronto a riaccogliere i turisti?
L’agenzia del turismo del Giappone ha dichiarato la decisione di consentire un tour di piccoli gruppi di turisti, a partire dalla fine del mese di maggio. È stato definito come un periodo di prova, prima ancora che si possano aprire completamente le frontiere ai turisti.
Non solo, l’agenzia aggiunge che il Governo avrà modo di valutare questo periodo di prova mettendo in comparazione i vari dati in crescita o in calo. Inoltre, sarà anche utile a comprendere come variare i protocolli di sicurezza/salute a seconda di come questo periodo di prova verrà affrontato:
“Questa novità ci consentirà di verificare la conformità e le risposte alle emergenze per la prevenzione delle infezioni e di formulare linee guida che le agenzie di viaggio e gli operatori ricettivi devono tenere a mente”
Questo processo, posticipato dalla fine del 2021 ad oggi per l’aumento dei contagi con la variante Omicron, sarà a disposizione di tutti i turisti vaccinati che provengono dall’Australia – Stati Uniti – Thailandia e Singapore. I viaggi dovranno essere pianificati e tutti i turisti dovranno avere un itinerario di viaggio fisso senza cambiamenti dell’ultimo momento. È l’unico modo per monitorare gli accessi, gli eventuali contagi e il comportamento da assumere man mano nel tempo.
Un esito positivo sarà ottimale per poter riaprire i confini ai turisti di ogni parte del mondo, Italia compresa (per ora esclusa dal progetto). Secondo la nota dell’Agenzia per il turismo del Giappone, il primo gruppo di turisti potrebbe essere di 50 persone al massimo anche se non è stato ancora confermato.
Questi fortunati viaggiatori dovranno avere una assicurazione sanitaria privata e presentare il test anti Covid negativo svolto 72 ore prima della partenza. Lo stesso test verrà nuovamente svolto all’arrivo in Giappone.
Un piccolo progetto che guarda al futuro, sperando di poter presto organizzare un viaggio in Giappone senza alcuna preoccupazione.