Il governo neozelandese rimuove alcune restrizioni per i turisti vaccinati. Dal 3 marzo i viaggiatori stranieri non dovranno più sottoporsi a nessuna misura cautelare prima di entrare nel paese. Decade l’obbligo di quarantena, per chi ha completato il ciclo vaccinale, e nelle prossime settimane verranno adottate ulteriori misure per sostenere il graduale programma di riapertura.
Cosa prevede il piano di riapertura dei confini neozelandesi?
Chris Hipkins, ministro della risposta al Covid-19, ha reso noto le nuove disposizioni che consentono ai turisti vaccinati di entrare nello stato senza doversi sottoporre al regime di quarantena. La Nuova Zelanda ha pianificato un programma per la riapertura graduale dei confini nazionali che prevede diversi fasi.
La prima fase è iniziata il 28 febbraio 2022 con l’eliminazione delle restrizioni che impedivano il rientro dei cittadini vaccinati e residenti in Australia. Il successo di questa iniziativa ha stimolato il governo che ha scelto di anticipare la seconda fase. Lo step successivo prevede l’ingresso sul suolo nazionale di tutti i neozelandesi che vivono all’estero, dei professionisti stranieri qualificati e dei soggetti che hanno acquisito un visto per il soggiorno di vacanza o lavoro.
L’esito positivo della campagna vaccinale e il programma di protezione per il contenimento del contagio hanno accelerato il programma delle riaperture. In estate è prevista la rimozione della norma che limita l’ingresso ai turisti senza visto provenienti da 60 stati. Ad ottobre l’ingresso in Nuova Zelanda, invece, sarà garantito a tutti i viaggiatori provenienti da qualsiasi nazione del mondo.
Quali sono le restrizioni ancora vigenti in Nuova Zelanda?
Le regole d’ingresso sono ancora molto rigide, ma dal 3 marzo gli arrivi che hanno completato il ciclo vaccinale non devono più sottoporsi al regime di auto isolamento. Tutti i viaggiatori che hanno più di due anni ricevono al loro atterraggio tre test antigenici rapidi da portare a casa. In caso di positività il soggetto deve recarsi presso un centro della comunità per effettuare un test molecolare PCR.
Chi deve ancora ricevere la terza dose può restare in quarantena presso un apposito centro gestito dal Ministero della Salute. In questo modo il governo può tutelare sua popolazione dalla diffusione di qualsiasi nuova variante e monitorare costantemente l’andamento dei contagi. La Nuova Zelanda ha chiuso i suoi confini nel marzo del 2020 e ha adottato in questi ultimi due anni uno dei sistemi normativi più rigidi in materia.