Nuovo primato dell’Italia a livello europeo. Infatti, il nostro Paese detiene il maggior numero di parchi protetti che hanno ricevuto la certificazione CETS (Carta Europea del Turismo Sostenibile). Il riconoscimento, arrivato nei giorni scorsi, attesta la qualità dell’offerta turistica nei parchi italiani e certifica altresì l’impegno costante degli ultimi anni della Federparchi e degli enti che gestiscono il patrimonio naturale nazionale.
Questo risultato è stato ottenuto grazie alla collaborazione tra Ferderparchi e Europarc Federation, che si sono fusi in unico ente nel 2008, mettendo al primo posto il raggiungimento della Carta Europea per il Turismo Sostenibile. Dunque, a distanza di 13 anni da quella data, missione compiuta, con un risultato che, in un certo modo, ha superato persino le aspettative come dimostrano le parole del presidente di Federparchi Giampiero Sammuri, intervenuto in occasione della Giornata Mondiale del Turismo.
“Anche quest’anno le aree naturali protette hanno registrato un picco di presenza nella stagione estiva, confermando un trend che va avanti da anni e che si è rafforzato con la pandemia – sostiene Sammuri -. Continua a crescere la domanda di un turismo ‘slow’, che aiuti a recuperare il contatto con la natura e con l’ambiente. Il futuro del turismo sta nella sostenibilità e i parchi possono essere un fondamentale modello di riferimento“.
I parchi italiani sono i più sostenibili d’Europa
L’Italia è quindi il Paese con il maggior numero di aree protette che hanno ricevuto la CETS. Nello specifico, sono 44 le zone certificate all’interno del territorio italiano, di cui 21 sono Parchi nazionali. Ben più indietro la Spagna, seconda con 29 aree protette certificate, mentre, complessivamente, sono 112 quelle europee che hanno ricevuto la Carta.
Dunque, le certificazioni ottenute dai parchi italiani testimoniano un andamento più che positivo sul piano delle visite che, nonostante la pandemia, hanno raggiunto livelli elevati. Una conferma, quindi, di come le aree protette siano diventate sempre più meta ambita dai turisti, sia nella stagione invernale che estiva. Inoltre, data la crescente importanza della sostenibilità, le vacanze all’interno di zone naturalistiche possono realmente dare un contributo a sensibilizzare le persone ad un tema così delicato e importante.
Perciò, assicura Federparchi, continuerà l’impegno da parte loro nel garantire la tutela delle biodiversità e degli habitat per consentire a tutti di usufruire e godere delle bellezze naturali che offre il Paese. E il turismo non può che incentivare lo sviluppo, sempre più sostenibile, di questi territori.