Sealand, la storia di una piattaforma diventata Nazione

Negli Anni Sessanta, una piccola piattaforma a largo della costa inglese, utilizzata come avamposto militare difensivo durante la Seconda guerra mondiale, divenne una micro-nazione, il Principato di Sealand. Dopo la sua fondazione, ha attraversato diverse controversie, lottando, a suo modo, per essere riconosciuta a livello internazionale. Ce l'avrà fatta?
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Una storia di lotta per la libertà” così, il Principato di Sealand definisce la sua storia, iniziata il 2 settembre del 1967, quando Patrick Roy Bates, ex maggiore dell’esercito britannico, si recò insieme alla sua famiglia su una vecchia piattaforma di cemento e acciaio a largo della costa inglese.

Nota come Fort Roughs, questa struttura era stata utilizzata, così come molte altre durante gli anni della Seconda guerra mondiale, per difendere i confini del Regno Unito dagli attacchi aerei dei nemici.

All’epoca, era abitata da circa 500 marinai della Marina britannica, che presidiava giorno e notte la piattaforma per intercettare eventuali minacce. Al termine del conflitto, venne abbandonata, per poi essere occupata nuovamente da diverse persone negli Anni Sessanta per usarla come sede della loro radio pirata – che in quel periodo proliferavano a dismisura un po’ ovunque -, fino, quindi, all’arrivo della famiglia Bates, che la occupò a tutti gli effetti.

Inizialmente, l’ex militare aveva intenzione di fondare anche lui la sua radio illegale, anche se presto abbandonò il progetto. Infatti, sfruttando la distanza dalla costa del suo Paese di 3 miglia nautiche, che lo collocavano nelle acque internazionali, fondò la sua micro-nazione, “incoronando” sé stesso principe e sua moglie principessa del Principato di Sealand, con tanto di Costituzione, moneta e lingua ufficiali.

Cosa rimane oggi del Principato di Sealand

A distanza di quasi 55 anni dalla sua fondazione e dopo varie controversie – tra cui un tentativo di colpo di stato nel 1978 e l’assorbimento da parte del Regno Unito che nel 1987 allargò le proprie acque territoriali da 3 a 12 miglia nautiche – Sealand esiste ancora. La piattaforma si trova ancora intatta a largo dell’Inghilterra e gli interni dell’ex avamposto militare è arredato con mobili e tutti i comfort di una casa tradizionale.

Nel frattempo, il titolo di principe, dopo la morte dei suoi genitori, è passato al figlio Michael, che ha creato un sito ufficiale della sua micro-nazione, attraverso il quale è possibile richiedere informazioni su come poter visitare Sealand e, pagando, il passaporto. In questo modo, e anche grazie ad una vera e propria vendita di titoli nobiliari, Il Principato provvede al finanziamento delle proprie casse.

Nel corso degli anni, Sealand ha ricevuto numerosissime richieste di cittadinanza da parte di persone di tutto il mondo, che quindi sono diventate suoi “cittadini”, anche se non residenti.

Di fatto, neanche Michael Bates risiede sulla piattaforma, anche perché sarebbe difficile viverci ogni giorno della propria vita, date le difficoltà di reperire cibo e acqua potabile.

Ad oggi, nessun altro Stato del mondo ha riconosciuto ufficialmente il Principato di Sealand come nazione, ma Bates, che sventò il tentativo di golpe, non sarebbe dello stesso parere.

Francesco De Vincenzo

Francesco De Vincenzo

Nato a Napoli e residente nella Maremma toscana, da sempre alla ricerca di nuove mete e stimoli che possano permettermi di accedere a nuovi mondi. Amante delle nuove esperienze e conoscenze, ho costantemente cercato l’avventura, riuscendo ad abbinarla al mio percorso di studi. Firenze, Cork, Verona e Leeds le tappe principali della mia carriera universitaria, per poi fare ritorno nella provincia grossetana, a pochi passi dal mare, per dare spazio al mio futuro professionale iniziando a collaborare come redattore pubblicista per varie testate locali e di settore.

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